La nostra amica Francesca Vitelli, ci presenta il suo nuovo romanzo: “La vita di lunedì”, un tuffo in una Napoli ricca di cultura, storia, arte, miti e leggende; lontana dall’immagine perpetuata dai mezzi di comunicazione di massa e proprio per questo in grado di affascinare il lettore consentendogli di riscoprire una delle città più affascinanti ed interessanti della nostra penisola.
di Francesca Vitelli
La Napoli semplificata dei mezzi di comunicazione
Napoli è diventata, nell’immaginario collettivo, quel che le serie televisive – e certa stampa e talune case editrici – mostrano: criminalità, camorra e panni stesi. Questa è, però, la versione commerciale che “vende” e fa cassetta e in essa, come molte altre persone, non mi riconosco.
La complessità e il fascino della Napoli che amo
Dal desiderio di far conoscere la cultura, la storia, l’arte, i miti, le leggende e il sincretismo di una città che dall’alba dei tempi tiene insieme tutto, senza censurare niente e nessuno, è nato “La vita di lunedì. Di sogni e altre quisquiglie” il romanzo uscito lo scorso dicembre.
“La vita di lunedì”, di cosa parla il romanzo
Volevo raccontare ai napoletani – e i non napoletani – il cambiamento intervenuto dal dopoguerra ad oggi nella mia città soffermandomi su aspetti poco conosciuti ai più. Per farlo mi sono ispirata a una storia vera, quella di un uomo quasi settantenne che riflette sulla propria vita.
La storia di Vincenzo protagonista del romanzo
Per oltre duecento pagine Vincenzo, il protagonista, dialoga con il sé stesso bambino, anch’egli protagonista, ricordando il passato e confrontandolo con il presente. Scrivere di un luogo di cui si legge e ascolta tutto e il contrario di tutto non è cosa facile. La storia personale si intreccia con il mutamento urbanistico, i cambiamenti socio-economici, lo scardinamento dei luoghi comuni, i miti e le leggende di una città che racchiude un mondo stratificato in cui, talvolta, il tanto diventa troppo. Vincenzo è persona reale costruitasi da sé che guarda al mondo con occhi curiosi e affamati di vita, Vincenzino è il bambino che è stato.
Un romanzo di formazione, appassionato, ironico e profondo
Un dialogo appassionato, ironico e profondo in cui si mette a nudo la vita di un uomo in un caleidoscopio di sentimenti, sensazioni e suggestioni. Un romanzo di formazione costruito con un canone letterario innovativo che conduce il lettore nella scoperta di luoghi e persone.
Il lavoro sulla lingua
L’impegno maggiore è stato cambiare schema sintattico linguistico, i protagonisti costruiscono il pensiero e parlano in un modo diverso dal mio, ho adottato uno stile che fosse il loro e volendo rendere leggera e comprensibile la lettura ho inserito, alla fine del testo, un glossario con i vocaboli e le espressioni non immediatamente chiare.
Non solo testo
Il testo è corredato da immagini che mostrano il passare del tempo nei luoghi descritti in cui i personaggi vivono e – battibeccando – raccontano passioni, sogni, delusioni, paure, gioie, preoccupazioni e progetti. Il presepe, la sirena Partenope e Ulisse, la pastiera e la filosofia gastronomica che rimanda alla stratificazione storica della città, il culto dei morti e quello laico di San Gennaro, i primati economici, l’artigianato artistico storico ma anche i rapporti con i figli e con i nipoti, il riscatto sociale ed umano, il lavoro, gli hobbies.
Dal centro storico al quartiere elegante
Vincenzo, nato nel ventre del centro storico, si costruisce un futuro nel quartiere elegante mettendosi in gioco per seguire il suo sogno: un sogno in cui le donne sono state determinanti. Per lui, parrucchiere, le cose più importanti sono accadute di lunedì…
In giro per l’Italia per presentare il libro
Il viaggio con Vincenzo e Vincenzino mi sta portando in tutt’Italia per far conoscere un’identità e un’anima partenopea lontana e diversa da quella in onda sugli schermi, incontro studenti universitari illustrando come la letteratura possa essere strumento di marketing territoriale innovativo, dialogo con napoletani emigrati che ritrovano frammenti delle loro storie personali, rispondo alle domande di chi ancora non la conosce o vi è stato da turista e nulla sa della sua storia millenaria o delle figure mitiche e leggendarie che la popolano. Al mattino accendo il computer e aprendo la posta elettronica trovo messaggi di lettori e lettrici che condividono le emozioni, le suggestioni e le curiosità che in essi la lettura ha suscitato.
Una voce fuori dal coro
Sono consapevole di essere una voce fuori dal coro, lo sono sempre stata, ma la semplificazione necessaria a rendere massivo un concetto, un’idea, una visione, non fa per me. Prediligo l’analisi della complessità, l’approccio multidisciplinare, il ragionamento comparato, la conoscenza multisensoriale e contraddittoria. Quando bisogna conoscere e comprendere la riduzione all’unità non mi appartiene, sono partenopea figlia dei greci, dei romani, gli svevi, i normanni, gli angioini, i saraceni e gli spagnoli: preferisco l’eccesso di informazioni da cui distillare la mia opinione. Napoli è molto più di pizza, mandolino, panni stesi, criminalità e camorra. Io ho provato a raccontarne la mia, modesta, versione…
IL LIBRO
IL LIBRO
Titolo: La vita di lunedì
Autore: Francesca Vitelli
Editore: Ilmondodisuk
Anno edizione: 2022
Pagine: 208, illustrato e rilegato
Prezzo: € 14,25