L’universo femminile è connotato dalla trasformazione. Con la pubertà inizia quel fluttuare ciclico che accompagna la donna nella parte centrale della vita, in risonanza con la Natura e i suoi ritmi. La gravidanza poi consente di sperimentare, fisicamente dal di dentro, comunanza e condivisione. Infine la Menopausa, ultimo step, trasborda la donna su una terra stabile di maggiore continuità ma è particolarmente difficile da affrontare: il contesto sociale teme il trascorrere del tempo ed enfatizza la perdita di funzioni e con esse della stessa posizione sociale della donna, piuttosto che l’acquisizione di nuove competenze.
di Fiorenza Zanchi
Un'inversione di tendenza
Comprendere e ritrovare un senso alle modificazioni di questa fase della vita, è un punto di partenza per poterle affrontare positivamente e scegliere cosa è meglio per ognuna.
La menopausa dei cetacei
La menopausa dei cetacei
La menopausa è una caratteristica della specie umana condivisa solo da alcuni cetacei. Le orche femmine infatti, si riproducono fra i 12 e i 40 anni, ma possono sopravvivere fino a 90 anni, proprio come le donne (mentre i maschi della specie raramente superano i 50).
I ricercatori hanno rilevato che la presenza delle femmine più anziane nei gruppi di orche, aumenta i tassi di sopravvivenza dei piccoli e che le femmine post-menopausa sono le depositarie delle “conoscenze ecologiche” del loro gruppo, con una funzione leader che emerge in modo particolare quando vi sono anni difficili (1)
“I nostri risultati mostrano per la prima volta in che modo le femmine in età post-riproduttiva possono aumentare la sopravvivenza dei parenti, ossia attraverso il trasferimento di conoscenze ecologiche. Il valore della loro saggezza può contribuire a spiegare perché le orche femmina e gli esseri umani continuino a vivere a lungo dopo aver smesso di riprodursi”(1)
Con la menopausa il “destino biologico” femminile sembra invertire la sua tendenza passando da una evoluzione in senso riproduttivo, dove il funzionamento delle ovaie e il conseguente tenore ormonale sono necessari e dominanti, ad una evoluzione in senso personale e culturale, dove il funzionamento delle ovaie e il loro tenore ormonale, perdono rilevanza.
Il focus del cambiamento è la cessazione del bioritmo ovarico e dei relativi equilibri ormonali che si erano instaurati con la pubertà. Cessa il fluttuare ciclico. C’è più stabilità. Cessa l’emorragia mensile. C’è più energia a disposizione per sé stesse. Bisogna imparare a dirigerla.
Più tempo per me stessa...
Non è facile. È necessario credere in sé stesse. Fidarsi dei messaggi che il corpo invia per inoltrarsi in un tempo della vita dove le scale di valore cambiano: dalla centralità riproduttiva e produttiva della giovinezza e della bellezza, intesa come prestanza fisica; dai modelli che investono su erotismo, sessualità e passioni più che su sentimenti e Amore; dalle richieste di prestazioni che antepongono quantità a qualità… alla riflessione che domina sull’azione, al maggiore bisogno di interiorità, di “tempo per sé”, all’approfondimento, all’esperienza… Le energie per operare questo cambio di coordinate, al contrario di quanto si può pensare, ci sono: non più devolute verso l’esterno, come il sangue mestruale che si perde ad ogni flusso, o le gravidanze o la cura verso il mondo (figli, mariti, genitori…), possono essere dirette verso l’interno a nutrire la propria crescita. Non a caso una delle frasi più frequenti è: ”ho bisogno di più tempo per me stessa”
Guardarsi con occhi nuovi
L’atteggiamento psicologico con cui si affrontano le trasformazioni climateriche è una variabile fondamentale. Serve sviluppare uno sguardo nuovo. Gli occhi con cui ci si guarda, giudicanti e critici piuttosto che accoglienti e tolleranti, sono in grado di influenzare la maggiore o minore entità dei disturbi che si possono presentare, in particolare quelli legati all’equilibrio nervoso e ormonale. Non a caso nelle culture più “tradizionali”, africane o latino americane, dove l’ingresso in menopausa non solo non viene vissuto come perdita ma valorizzato come tempo di maggiore autorevolezza della donna, i sintomi fisici sono meno rilevanti (2)
Ma
“ Gli adulti e i vecchi possono istruire solo se accettano sé stessi. Se accettano di esporre la loro faccia, capace di mostrare la sua verità. Anziché fare tante teorie psicologiche e sociologiche sui giovani, la generazione dei genitori e dei più vecchi, farebbe meglio a mostrare la propria faccia, a mostrare “l’opera in corso”, a mostrare l’evoluzione, il cambiamento, il senso.”(3)
Una "pratica" da iniziare presto...
Già intorno ai 40 anni si può iniziare a fare il “punto” della propria vita, senza rimandare perché “tanto c’è tempo”, in realtà tempus fugit… -cominciare a guardare un po’ più dentro sé stesse che fuori: ascoltarsi, per imparare a leggere i messaggi del corpo
ritagliare maggiore tempo personale, con spazi riservati unicamente a sé, per relax, svago, pratiche yoga…
curare l’alimentazione, riscoprendo anche il piacere di cucinare e mangiare con gusto
fare un’attività fisica appagante, amando il proprio corpo per come è
diminuire lo stress, che significa anche:
riconsiderare i propri obiettivi di vita…
coltivare la spontaneità
Tutti elementi che possono aiutare a affrontare nel modo migliore i futuri cambiamenti.
...Per un approdo sicuro
Una volta iniziata la “trasformazione” vale la pena di
prendere le distanze dai messaggi mediatici spesso poco rassicuranti, se non addirittura colpevolizzanti, verso quelle donne che non possono o non vogliono aderire agli stereotipi proposti
acquisire maggiore consapevolezza di ciò che significa menopausa, di ciò che comporta, di quello che veramente succede, che si acquista e che si lascia (v. box e altri articoli sul tema)
ricordarsi che la menopausa fisiologica non è mai un blackout improvviso: inizia da lontano preparando il cambiamento e procede per tappe progressive che hanno caratteristiche proprie e dunque un modo di presentarsi e intervenire diverso. Il corpo stesso insegna, basta ascoltarlo senza paure o preconcetti.
"terminate le mestruazioni, il cuore della donna è come un bocciolo di loto che comincia a schiudersi"
(alchimia taoista femminile)
Climaterio
Climaterio
l’insieme dei fenomeni che precedono, accompagnano e seguono la cessazione dell’attività delle ovaie. Il S.N.C. e con esso la psiche, costituiscono un elemento centrale nel determinare l’insorgere della menopausa. Stress, depressione ansia si accompagnano a sintomi più fastidiosi e prolungati.
Si articola in
Premenopausa: fase di passaggio tra l’attività ovarica (“periodo riproduttivo”) e l’esaurimento della attività ovarica (“periodo culturale”). Durata media è 6-8 anni. E’ la fase più irregolare e complessa anche perché prende “di sorpresa”, dato che si può presentare già intorno ai 40 anni e comunque tra quarta e la quinta decade di vita. Sono possibili:
irregolarità mestruali che durano per molti anni e sono abbastanza evidenti, in altri casi sono appena percettibili tanto che la menopausa sembra insorgere all’improvviso.
disturbi fisici, neurovegetativi, psichici, che non vengono minimamente collegati a questo processo ed invece ne sono le prime spie, come: tachicardie, stanchezza, fiato corto, vuoti di memoria, insofferenze, insonnia.
modificazioni della forma corporea per deposizione di grasso addominale (“mi è venuta la pancia!”).
riduzione del metabolismo basale, dunque del fabbisogno calorico e aumento del colesterolo, per il modificarsi delle sintesi ormonali, che rendono importante cambiare le abitudini alimentari e praticare attività fisica.
Menopausa: ultima emorragia fisiologica che si verifica durante il climaterio. Possono iniziare a comparire le “vampate di calore” in seguito alla progressiva diminuzione degli estrogeni.
Postmenopausa: periodo di amenorrea che segue la menopausa e conclude il climaterio. Non vi è più attività ovarica riproduttiva ma vi è produzione di più o meno modeste quantità di estrogeni grazie alla collaborazione del tessuto adiposo (quello depositato sulla pancia dunque ha un suo perché!) che trasforma in estrogeni gli androgeni che provengono principalmente dal surrene e dalle ovaie. Opporsi troppo all’aumento di peso, così come aumentare troppo, può produrre danni anche gravi; conoscere il senso delle trasformazioni in atto aiuta a dirigerle.
Bibliografia
Bibliografia
(1) Lauren J.N. Brent e coll. Ecological Knowledge, Leadership, and the Evolution of Menopause in Killer Whales” -Current Biologh, Vol.25, Issue 6,16 March 2015, Pages 746-750 (2) Alfieri Chiara “Mutazioni di ruoli nel ciclo di vita femminile post riproduttivo: il caso della donna bobo”(e a seg.) – in “The Elderly in the Mirror – percezioni e rappresentazioni della vecchiaia” a cura di Antonio Guerci- Stefania Consigliere – Biblioteca di Antropologia della Salute, vol. 4- Erga edizioni (3)Hillman J. ”La forza del carattere” – Milano: Adelphi, 2000