un formidabile aiuto nei momenti difficili
di Tiziana Luciani
In questo periodo ci sentiamo più fragili: progetti, aspirazioni, certezze mostrano una preoccupante friabilità. Tutto quello che proviamo a programmare è circondato da una miriade di <se>, <forse> e <chissà>. Stanchezza e inquietudine ci accompagnano, insieme alla paura del contagio, alle preoccupazioni lavorative, a un senso di chiusura – a volte di soffocamento -, che ci stringe il cuore. In momenti così ci può aiutare rievocare eventi difficili, già affrontati in passato.
Dall'esperienza al racconto
Tali eventi sono appuntati come medaglie sul nostro petto, e queste a volte pesano, a volte hanno bisogno di essere lucidate, ma comunque ci rammentano che già altre volte siamo state/i in grado di farcela. Vedete…per farmi capire meglio ho utilizzato una metafora, una immagine evocativa – le medaglie -, che è l’inizio di una narrazione. Medaglia, dopo medaglia potrei – potremmo – rivisitare le occasioni nelle quali ci furono conferite, le difficili esperienze che nel passato ci misero alla prova, e che oggi infondono in noi la consapevolezza che, così come allora, anche stavolta ce la possiamo fare. Metafora, evocazione, narrazione, ovvero inventar storie, è quanto da sempre fanno gli essere umani per rendere possibile e passabile la vita sulla Terra. Insomma, nei momenti di difficoltà, personali o collettivi, le storie ci vengono in soccorso.
Aiutanti fantastici
Anche se qualcuno, con un eccesso di rude realismo, ci esorta: “E adesso, poche storie!” è proprio in quei frangenti che miti, fiabe e favole si rivelano aiuti formidabili.
Eroine ed eroi si schierano al nostro fianco: la luce simbolica delle loro imprese illumina il nostro tortuoso cammino. Lo studioso di religioni K. Kerényi definiva “mitologema” questo “materiale mitico che viene continuamente rivisitato, rimodellato e plasmato”* Per la poetessa Muriel Rukeyser: “L’universo è fatto di storie, non di atomi”. Noi non siamo solo spiegazioni, siamo anche evocazioni. Tutti e tutte siamo tante storie.
Nei momenti di difficoltà possiamo ripercorrere le fasi della nostra esistenza, le prove della vita già superate e, inoltre, ispirarci alle imprese di eroine ed eroi.
I loro mantelli sono grandi abbastanza per avvolgerci e darci forza.
Eroine ed eroi in corso
A metà dello scorso anno ho pubblicato con la casa editrice Carthusia il cofanetto Eroine ed eroi in corso, dove si raccontano storie eroiche di bambini e bambine, volontari, disoccupati, insegnanti, genitori, operatori e persone con una qualche fragilità.
Storie vere, stimolate e raccolte da me nel corso di tanti anni di lavoro, in laboratori di arte terapia e attività di formazione. In particolare dal 2015 al 2019 all’Università Ca’ Foscari di Venezia, durante alcuni incontri con studenti e studentesse con disabilità e con i loro tutor.
Nel cofanetto c’è una Guida grazie alla quale è possibile seguire, passo dopo passo, le cinque classiche tappe del “percorso eroico”, attraverso esperienze, riflessioni, attività di laboratorio da leggere e riproporre in famiglia, a scuola e nel sociale. La Guida è impreziosita dall’Albo Che forza!: dodici personalità del passato, del presente e dell’immaginario, che raccontano la fragilità che li ha resi forti, con le meravigliose illustrazioni di Bimba Landmann.
Scrivere i testi della Guida e dell’Albo, mi ha aiutato a trasformare positivamente questo periodo. Raccontare le storie delle difficoltà affrontate da altri/e, mi ha fatto uscire da una chiusura verso il mondo, che sentivo insinuarsi in me. Uno spiraglio aperto attraverso il periodo del lockdown, il distanziamento sociale, il timore del contagio.
Gocce preziose colavano da quelle azioni eroiche e, piano piano, nutrivano le pianticelle della speranza.
I frutti di questo tempo
“La cultura, lo dice la parola, è coltivazione e s’avvale dei semi delle nostre esperienze, di tutte”**. Se è dalle esperienze che deriva la cultura, da quelle vissute durante la pandemia quale cultura può scaturire?
Sicuramente in questo periodo i destini personali si sono riannodati con quelli collettivi, abbiamo compreso che la speranza individuale non può prescindere dalle speranze sociali.
Concreto però è il rischio che la complessità della situazione porti a ripiegarci su noi stessi/e. Con l’aiuto delle storie, le nostre e quelle degli altri, possiamo trasformare il ripiegarci in un dispiegarsi. La pandemia ci ha fatto, e ci fa vivere, una situazione complicata, termine che deriva dal latino cum plico: con piegature. Il passaggio successivo è trasformarla da complicata a complessa, da cum plècto: intrecciato, tessuto insieme. Fino a divenire semplice, ovvero sine plico: senza pieghe.
Ripiegarci su noi stessi, a causa della pandemia, è un arrendersi alla complicazione della situazione. Per rendere semplice una situazione complicata bisogna spiegarla e raccontarla. Così come si spiega una tela, un concetto, o come si spiegano le ali, quando finalmente s’allargano in volo.
Tiziana Luciani
Tessere Incontri
Il libro
Tiziana Luciani
psicologa-psicoterapeuta e arte terapeuta clinica. Docente della Scuola di formazione per arte terapeuti de La Cittadella di Assisi. Si occupa di formazione degli adulti dal 1980 nell’ambito: sanitario, sociale, educativo. Giornalista-pubblicista ha pubblicato: Se perdo te. Quando il lavoro manca (in collaborazione con Giovanni Grossi, Pliniana, 2013), E corrono ancora. Storie italiane di donne selvagge (Frassinelli, 2014), Eroine ed eroi in corso (Carthusia, 2021). Che forza! (con le illustrazioni di Bimba Landmann, Carthusia, 2021),
I come inquietudine (Cittadella Editrice, 2021). In uscita: La nostalgia dei sogni (in collaborazione con Alberto Terzi). Lavora a Perugia, Milano e Roma.
Tessere Incontri
Collabora con l’associazione Tessere Incontri di Milano, presso la quale tiene incontri di arte terapia tessile.
Le prossime date del 2022 saranno: sabato 2 aprile, sabato 30 aprile e sabato 28 maggio. Il titolo dei tre incontri è:
Il libro
Scritto da Tiziana Luciani
Illustrato da Bimba Landmann
Realizzato con Cooperativa Accaparlante – Centro Documentazione Handicap (CDH)
Categoria: Libri
Argomento: Cittadinanza attiva, Integrazione, Psicologia
Formato e pagine: Cofanetto
Fascia di età: Per tutti
Prezzo: 27,90 €
Senza perdere il filo: penso, immagino, racconto…
Tre incontri col-legati da un medesimo intento: non smarrire il filo ovvero il senso di quello che pensiamo, immaginiamo, raccontiamo. Ma, piuttosto, fare in modo che quel filo tenga insieme saldamente noi e il nostro mondo interiore. Perché è da quella tenuta, che a volte può essere provvisoria come una imbastitura, che deriva la nostra serenità.
Per informazioni:
Tessere Incontri. Via Filippino Lippi 26 – 20131 Milano
www.tessereincontri.org
tiziana.luciani@tiscali.it
- * Jung, C.G., Kerényi, K. Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, Torino, Bollati Boringhieri, 1983, pag.15.
- ** Luciani, T., I come inquietudine, Assisi, Cittadella Editrice, 2021, pag.21.