In autunno i disturbi digestivi possono diventare più insistenti e fastidiosi, soprattutto per chi è predisposta. Alcuni accorgimenti aiutano ad attenuarli e migliorano il benessere generale.
Elena Folli
Le difficoltà digestive compromettono equilibrio e benessere
“Questo proprio non lo digerisco”…”Mi sta sullo stomaco”…sono modi di dire ricorrenti che mettono in evidenza il disagio provato quando ci si trova in situazioni che si fatica ad accettare e a fare proprie, fino a causare fastidio e malessere. Le metafore digestive collegate a vissuti negativi del nostro immaginario ci fanno capire quanto la digestione sia centrale per il benessere. Dal punto di vista fisiologico è il processo di trasformazione chiave per trasformare e rendere parte di noi i principi nutritivi, assicurando da un lato il costante rinnovamento dell’organismo, dall’altro i processi di depurazione indispensabili perché ciò avvenga. Una digestione inadeguata compromette, fra le altre cose, il sistema immunitario, la regolazione dell’appetito e del peso, alterando l’equilibrio psicofisico nel suo insieme, con ripercussioni negative su umore sonno e capacità di concentrazione.
In questa stagione le difficoltà digestive sono più diffuse del solito e possono causare diversi disturbi fra cui senso di pesantezza, dolore alla parte superiore dell’addome o al torace, gonfiore. Talvolta si presentano anche eruttazione, alitosi, borborigmi (gorgoglio a livello addominale) nausea, stipsi o diarrea.
Da quali cause dipende una cattiva digestione?
Le cause sono molteplici perché la digestione è fondata sull’azione sinergica di diverse funzioni cui partecipano bocca e apparato masticatorio, stomaco, intestino, fegato, pancreas, cistifellea e sistema nervoso. Il tutto è regolato dal sistema psico-neuro endocrino immunitario. Basta che una di queste funzioni si alteri per compromettere l’intero processo.
Diverse patologie hanno un effetto diretto sulla digestione, per esempio ernia iatale, gastrite, colicistite e calcolosi biliare. Anche intolleranze alimentari e assunzione di particolari farmaci, possono incidere. Occorre poi tenere presente che con l’avanzare dell’età, la produzione degli enzimi digestivi subisce un fisiologico rallentamento, rischiando di accentuare i problemi.
In caso di sintomi evidenti di cattiva digestione è raccomandabile rivolgersi al medico curante per gli opportuni accertamenti diagnostici.
Che accorgimenti aiutano a prevenire e attenuare i disturbi digestivi?
È esperienza comune che Stress, ritmi di vita e dieta poco equilibrati, hanno un influsso negativo sulla digestione. Le pratiche che favoriscono rilassamento e benessere, come lo yoga, la migliorano.
Anche l’alimentazione, come risaputo, è d’aiuto. Una generica dieta “dieta in bianco” ,però, in linea di massima non giova. Meglio valutare in modo personalizzato la sensibilità individuale ai singoli alimenti, le eventuali intolleranze e l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Ci sono poi alcuni accorgimenti di base, in maggior parte di antica tradizione, che possono dare sollievo. Paiono scontati, ma in realtà troppo spesso fatichiamo a metterli in pratica. Per valutarne i benefici provate a seguirli qualche settimana di seguito.
Per favorire la digestione
Ingredienti, qualità e preparazione
Tempi, spazi, modalità
Ingredienti, qualità e preparazione
Favorite cibi freschi, di buona qualità, senza additivi, cucinati in modo semplice e appetitoso, per esempio a vapore, o “al cartoccio”, non troppo a lungo, senza abusare di ingredienti processati e preconfezionati e di ricette elaborate. Meglio non sovrapporre ingredienti proteici di origine animale, come carne e formaggio.
Utilizzate le verdure crude come antipasto, condite con aceto di mele o succo di limone (da moderare in caso di acidità di stomaco). Per cena privilegiate le verdure cotte a vapore o stufate (lessate assorbono acqua, tendono a gonfiare e perdono più vitamine). Se soffrite di gonfiore, meglio usare la frutta fuori pasto. Fate in modo che sia ben matura.
Date spazio alle erbe aromatiche dall’effetto digestivo, fra cui salvia, rosmarino, menta, e alle spezie delicate, come curcuma, cumino, cannella di Ceylon.
Preferite l’olio extra vergine d’oliva crudo, uno dei condimenti più facili da digerire. Aggiungetevi succo di limone, aceto di mele (se non soffrite di acidità), sale senza eccedere.
Limitate pasti molto abbondanti e ricchi di grassi cotti.
Fra le bevande scegliete l’acqua, eventualmente naturalmente leggermente gassata, non ghiacciata. Usatela anche in forma di tisane calde, o tiepide, a base di erbe aromatiche, semi di cumino, anice e/o finocchio. Bevete acqua e tisane durante tutta la giornata, non solo i pasti.
Limitate in generale i cibi freddi di frigorifero (frutta, verdura, yogurt, ecc…).
Tempi, spazi, modalità
Mangiate a orari regolari, con calma e attenzione. Tre pasti principali e al massimo due spuntini sono sufficienti. Una maggiore frequenza può alterare il ritmo di riposo fisiologico dell’apparato digerente.
Durante i pasti, concentratevi sul piacere di mangiare, senza farvi distrarre da cellulare, televisore. Appena riuscite, concedetevi una pausa pranzo distensiva, se pure breve, anche durante il lavoro.
Scegliete una prima colazione varia a ricca, per esempio con cereali, frutta secca e oleosa, uova, latticini, oppure legumi (anche in forma di latte o yogurt). Cenate presto, se possibile, e la sera scegliete menu semplici.
Lasciate passare almeno 2-3 ore dai pasti prima di coricarvi, o di praticare sport intenso.