Prendiamo come esempio un’ attività di movimento come la passeggiata. Dopo le restrizioni di movimento causate dalla necessità di arginare la pandemia, oggi sentiamo la necessità di muoverci, di stare all’aria aperta.
Proviamo ad applicare alla nostra passeggiata alcune di queste qualità intrinseche. Per esempio scegliamo di muoverci ( definendo velocità, tempi, distanze, ecc…) ” né troppo, né troppo poco” . Impariamo a sentire quello che è il giusto per noi in quel momento, evitando di sottoporre il nostro corpo a stress inutili e dannosi. Restiamo interiorizzate, ascoltando le percezioni che provengono dal nostro corpo, consapevoli del movimento, delle variazioni di equilibrio, del fluire del nostro respiro, del battito del nostro cuore… Sviluppiamo quell’attenzione rilassata, che ci permette di acquisire naturalmente nuove informazioni, aumentando la percezione e la conoscenza del nostro corpo, quindi anche di noi stesse. Rendiamo il rapporto con la realtà che ci circonda un atto creativo di comunicazione, evitiamo di osservare distrattamente ciò che ci circonda, superiamo quel senso di separazione, entrando, per esempio, in contatto con una pianta, un filo d’erba, un fiore o un insetto.