Celebrare il buio nelle giornate più lunghe dell’anno
Siamo uno dei paesi al mondo con il maggior inquinamento luminoso. Un fenomeno che provoca alterazioni degli ecosistemi e può compromettere i delicati equilibri di regolazione dell’ organismo, modificando anche i ritmi fisiologici femminili . Il problema è legato in buona parte alla gestione pubblica e industriale delle risorse luminose artificiali . Ma anche noi possiamo fare qualcosa per prevenirlo. Approfittiamo di queste lunghe giornate per godere a pieno la luce naturale e valorizzare la sua alternanza con il buio.
Di Pierluisa Robecchi
L’eccesso di luce artificiale è uno spreco
In Italia lo spreco di luce pro capite è fra i più elevati d’Europa. L’inquinamento luminoso è una forma diffusa di interferenza con l’ambiente . Le luci artificiali dominano quelle naturali di luna e stelle, come hanno registrato per primi gli astronomi e gli astronauti che contribuiscono alle ricerche in questo campo. Il loro impiego è legato alla produzione industriale e alla necessità di assicurare lo sviluppo delle attività durante le ore di buio. Ma molte luci non sono necessarie. Le ricerche su questo tema sono tutte concordi: ridurle migliorerebbe l’equilibrio degli ecosistemi e la nostra salute.
Danneggia gli ecosistemi
L’effetto negativo dell’inquinamento luminoso è sottovalutato. Un eccesso di illuminazione può compromettere la vita degli insetti che si basano sulla luce naturale per muoversi, sfuggire ai predatori, nutrirsi e riprodursi. Le fonti luminose artificiali disorientano gli uccelli migratori sottraendo loro le stelle come punto di riferimento. L’abuso di illuminazione delle aree urbane disturba gli animali, alterando, fra le altre cose, i rapporti tra prede e predatori e anticipa la fioritura delle piante. Si è verificato, per esempio, che le piante inserite in ambienti illuminati artificialmente germogliano precocemente. Si modificano, così, i cicli vitali di riproduzione mettendo a repentaglio anche la biodiversità.
Diminuisce la qualità dell’aria
Alcuni studi paiono poi indicare che l’eccesso di luce artificiale può modificare le reazioni chimiche che avvengono nell’atmosfera durante la notte e nelle prime ore del giorno, rallentando fino al 7% il processo di pulizia notturna dell’inquinamento atmosferico. Crescono, in questo modo, del 5% le sostanze responsabili dell’inquinamento da ozono.
Altera il nostro equilibrio
L’inquinamento luminoso è un problema per la salute.
Diverse ricerche mostrano che ha un effetto negativo sul ritmo circadiano sonno-veglia. Riduce, infatti, la durata del sonno e la produzione di melatonina, importante per proteggere l’organismo e in particolare il sistema immunitario. La sua carenza può favorire disturbi dell’apprendimento e della memoria, abbassamento della temperatura corporea, sonnolenza, scarsa concentrazione. Inoltre, è collegata a un maggiore rischio di alcune malattie degenerative, obesità, diabete e depressione.
Cosa fare per contrastare l’inquinamento luminoso
Fuori dalle mura domestiche, la gestione della luce artificiale non dipende direttamente
da noi. Alcuni movimenti nazionali e internazionali fra cui “Cielo buio”
e “Dark Sky” stanno svolgendo campagne di sensibilizzazione, anche per favorire lo sviluppo di leggi che assicurino un impiego di luce artificiale più consono all’ equilibrio degli ecosistemi.
In attesa che le cose migliorino iniziamo a cambiare nella nostra vita quotidiana.
Innanzitutto è utile scegliere per la casa luci con uno spettro dai toni rossi e gialli, suggerisce Emmanuele Macaluso , portavoce di Cosmobserver, o organizzazione che si occupa di ricerca e comunicazione nel campo della prevenzione dell’inquinamento artificiale. I toni eccessivamente bianchi e blu, che caratterizzano le luci led, hanno un’ interferenza negativa sui ritmi circadiani e creano i maggiori problemi agli esseri viventi.
Le nuove tecnologi permettono oggi di scegliere lampade led con uno spettro di luce più adatto alle nostre esigenze o addirittura di regolarne le tonalità dal telefonino. Vale la pena di informarsi al momento dell’acquisto.
Evitare abusi soprattutto nelle ore che precedono il sonno
Un altro accorgimento necessario per ridurre drasticamente l’inquinamento luminoso nella nostra vita rimane quello di non lasciarsi invadere da televisione e pc fino a tarda notte. Almeno mezz’ora prima di dormire è d’aiuto dedicarsi a attività ricreative che non affaticano con messaggio luminosi fuorvianti, spegnendo telefoni e schermi, spie luminose comprese. Per questo è preferibile staccare la presa del televisore, se è in camera da letto e non usare il cellulare come sveglia.
Le serate estive sono ideali per lasciarsi avvolgere dal crepuscolo e dal buio, quando possibile contemplando il cielo stellato.
Il buio come amico
Il riposo del buio anche in pieno giorno
La sera, prima di scivolare nel sonno o di giorno, per favorire il riposo
Il buio come amico
L’arrivo del buio in natura si accompagna al rilassamento, al silenzio, al riposo, al sonno. Ecco due esercizi per valorizzarlo.
Il riposo del buio anche in pieno giorno
In posizione confortevole, ponete il palmo delle mani, a coppetta, sugli occhi, in modo che aperti, essi siano completamente al buio.
Quindi guardate, rilassate, quel buio confortevole per 2-3 minuti. Togliete le mani, mantenendo, ancora per qualche secondo, gli occhi chiusi.
Quando li riaprirete, non solo la vista sarà più brillante ed acuta, anche gli occhi e tutto il corpo si sentiranno rilassati e rigenerati.
La sera, prima di scivolare nel sonno o di giorno, per favorire il riposo
La sera, sdraiatevi sul vostro letto, abbiate cura di creare nella stanza buio completo. Se praticate l’esercizio di giorno, assumete una posizione comoda, chiudete gli occhi con l’aiuto di una benda scura.
Sentite il buio che vi circonda come una soffice presenza amica, protettiva , che accarezza ogni parte del corpo. Entra come un soffio leggero negli occhi, essi diventano piacevolmente pesanti dentro le orbite, rilassandosi.
Percepite il soffio carezzevole del buio, rilassante, sentitelo espandersi al volto, spianando le rughe di espressione, al capo, al collo, alla gola, alle spalle e alle braccia, a tutta la schiena, al petto, all’addome, al bacino e alle gambe, a tutte le cellule del corpo.
Lasciatevi cullare dal soffio amico del buio e dal ritmo calmo e naturale del respiro. Può darsi che scivolerete spontaneamente nel sonno . Comunque sarete in pochi minuti, riposate e rigenerate.