Si propongono, in versione rivisitata e attualizzata, oggetti del territorio usati nel passato come la “cassetta di cottura” una scatola di legno foderata di lana in cui, sfruttando il principio di inerzia termica, si cuoce lentamente, senza avere bisogno di energia esterna. Grazie a questa magica alchimia, in un passato non lontanissimo, la sera si avviava la cottura di carni in umido, legumi, verdure, minestroni e zuppe da consumare il giorno successivo.