di Sergio Laricchia
Operatore Olistico affiliato UNI-PRO Esperto di fiori di Bach, Shiatsu, ShinTai®, Biodinamica Craniosacrale e Kinesiologia Sistematica
L’estate offre momenti di riposo che rappresentano un’opportunità per rigenerarsi e superare stati d’animo negativi. Accanto alle pratiche che generano benessere, come meditazione, rilassamento e attività fisica, anche i fiori di Bach possono aiutare a migliorare l’equilibrio.
Quando la volontà vacilla
Le donne, si dice, sono il “sesso debole”. Apparentemente. In realtà possiedono quella forza tipica del vuoto che, senza fare nulla, attira tutto a sé. È la qualità dei due opposti e complementari, che nel Taoismo si chiama Yin (in opposizione allo Yang, maschile) e nella Qabbalah (la Mistica Ebraica) si chiama K’li (“Recipiente”) o “Desiderio di Ricevere” (in opposizione a Or, “Luce” o “Desiderio di Dare”). Insomma, alle donne la volontà non manca, in genere. Quello che può farla vacillare è, caso mai, un abuso delle proprie energie, una certa mancanza di autostima e un conseguente stato d’ansia.
I fiori di Bach
I fiori di Bach possono aiutarci a gestire queste condizioni emotive, in quanto rappresentano archetipi floreali di specifici stati d’animo ai quali possiamo ispirarci, mentre ne assumiamo l’essenza, per evocare le nostre innate risorse e capacità di adattamento. Le vacanze estive sono un momento ideale per rivedere alcuni aspetti del nostro essere che non vanno proprio come vorremmo o che non ci fanno stare bene.
Se stanchezza e sovraccarico esauriscono la volontà
La volontà è la determinazione a realizzare i propri obiettivi ed è una caratteristica tipicamente femminile. Può affievolirsi, tuttavia, quando si abusa delle risorse individuali inducendo uno stato di prostrazione fisica e mentale, a cui corrisponde il fiore di Bach Olive (dall’esaurimento alla rigenerazione); quando si è sopraffatti dalle troppe responsabilità, campo del fiore Elm (dal sovraccarico alla risolutezza) o quando il solo pensiero dei compiti sgraditi che ci aspettano ci porta a procrastinare, come capita ai tipi Hornbeam (dalla stanchezza del lunedì mattina al vigore). Vale la pena ricordare che questi tre fiori di Bach si trovano, insieme ad altri sinergici, nel composto pronto Resource EnerJoy (“Energia e Vitalità”).
Coltivare l’Autostima
La volontà di una donna può esitare anche a causa della mancanza di Autostima. L’auto-stima è, per l’appunto, il valore che si attribuisce a sé stesse, e può essere intesa come il rapporto tra il sé percepito (come ci si vede, ci si definisce, ci si qualifica in termini di abilità presenti o assenti) e il sé ideale (l’immagine fantasticata della persona che vorremmo essere). Quanto più queste due entità sono percepite tra loro distanti, tanto meno ci si stima. Tra i fiori di Bach, gli archetipi più corrispondenti a questo stato d’animo sono Larch (dal senso di inferiorità all’audacia), Centaury (dall’incapacità a dire di no all’assertività) e Gentian (dallo scoraggiamento di fronte ai minimi intoppi alla fiducia). Tutti inclusi, insieme ad altri fiori adatti, nel composto pronto Resource Confidence (“Autostima e Fiducia”).
La mancanza di autostima genera ansia
La mancanza di autostima può essere il prodromo di stati ansiosi, perché se non ci si sente abbastanza dotate, le aspettative di successo e di insuccesso si equivalgono, il che crea un senso di conflitto e di anticipazione. Gli archetipi floreali di Bach in relazione a questo stato d’animo sono: Impatiens (dall’anticipazione e facile irritabilità alla pazienza e tranquillità) e Cherry Plum (dal timore di perdere il controllo alla padronanza), presenti in Resource Remedy (“Relax no Stress”), insieme ad ulteriori fiori adatti a ispirare la gestione dello stress, e in Resource Harmony (“Armonia Femminile”), accompagnati da altri fiori come Crab Apple (dal disprezzo di una parte o di tutto il proprio aspetto fisico all’accettazione) e Mustard (dalla malinconia immotivata alla gioia), che possono esserci di ispirazione per fronteggiare gli sbalzi umorali legati al ciclo femminile, in particolare, in presenza di sindrome premestruale e durante la menopausa.
L’Ansia è spesso nemica del sonno, soprattutto per i biotipi floreali quali White Chestnut (dai pensieri ossessivi alla pace), Agrimony (dal tormento nascosto dietro una maschera di allegria all’apertura e all’armonia) e Aspen (dai presentimenti e le vaghe paure alla centratura), tutti inclusi nel composto pronto Resource GoodNight (“Sonno Sereno”).
Attingere alle proprie Risorse
Oltre che farsi ispirare dai fiori di Bach, può essere utile ripetere affermazioni positive e praticare meditazioni e visualizzazioni come quelle riportate sui foglietti interni ai composti pronti di fiori di Bach citati. Inoltre: vivere nel presente (evitando la nostalgia del passato e l’ansia per il futuro), non giudicarsi (accettare le contraddizioni – “in genere sono generosa, ma oggi ho voluto pensare a me stessa” – e liberarsi dai sensi di colpa). Aiuta, inoltre, a rigenerarsi, vivere nuove situazioni che rompono le abitudini e gli schemi preconcetti, dimostrarsi affetto con piccole gratificazioni (un bel vestito da indossare, un massaggio, un buon libro), usare un linguaggio positivo e un atteggiamento posturale vincente (corpo eretto, testa alta, senza rigidità). È un supporto, infine, combinare diversi stimoli sensoriali riequilibranti, come l’aroma di un olio essenziale associato ad uno stato di relax, un colore che ci infonde energia e voglia di fare, e/o una musica che ci fa amare per quelle che siamo.