Di Francesca Vitelli
Una storia di cooperazione femminile di buon auspicio per le feste. Tanti Auguri a tutte voi.
Un gruppo di artigiane e artiste sfida il freddo in un paese di montagna per raccontare il proprio lavoro e la passione che le anima. Succede in uno dei “Borghi più belli d’Italia” in provincia di Avellino:Summonte. Dal 9 dicembre al 6 di gennaio una possibilità per un’escursione diversa dal solito.
Donne insieme per promuovere il talento
Summonte è un piccolo paese di montagna nel Parco del Partenio, con l’aria tersa e l’odore della legna che arde nei camini.Il corso principale e le stradine adiacenti ospitano artigiani e artisti con la voglia di trasmettere una scelta che va al di là dell’identità professionale. Protagonisti della manifestazione “Natale al Borgo incantato” spiegano attraverso i gesti e gli oggetti che producono una storia antica in cui confluiscono le tante storie personali.
Tra questi un gruppo di donne parte di un’associazione nata 4 anni fa per promuovere il talento e creare opportunità di crescita e sinergie attraverso la condivisione del lavoro: EnterprisinGirls.
Nella baita sotto la torre del castello che domina il borgo si raccontano l’artista napoletana Maria Carolina Siricio con i dipinti dedicati alla Sibilla Cumana, estratti dalla mostra “Sibilla: donna, mito e passione” secondo appuntamento di un progetto pittorico, scultoreo e di design dedicato alle figure mitiche femminili.
Partecipa al gruppo Maria Cira Iacomino ballerina e coreografa diventata imprenditrice con l’apertura di una scuola di danza prima e “Palcoscenico” e una sartoria per tutù e costumi di scena.
Maria Assunta Giaquinto offre invece le sete di San Leucio della Silk& Beyond, nelle collezioni classiche e in quelle contemporanee dalle linee versatili, mentre Dorotea Virtuoso web graphic irpina propone le sue donne ricche di colore e messaggi, che adattano forme e dimensioni prestandosi a diversi declinazioni: fra cui tele, etichette di vino e copertine di libri.
Storie che incantano i visitatori
I visitatori ascoltano le loro storie e vedono il risultato di un lavoro di squadra lontano dalla competizione come i co-branding realizzati con i tutù impreziositi dalle sete di San Leucio o dal decoro dipinto da Maria Carolina Siricio.
Proseguendo dalla baita alla piazza si incontrano altre storie come quella di Sara Lubrano, creatrice di gioielli con l’antica tecnica della fusione a cera persa che con spiritiera e fili di cera mostra l’evoluzione dal disegno al monile. Tutta da assaporare è invece la narrazione di Isabella Preziuso chef del luogo che ha creato due ristoranti dove proporre la tradizione gastronomica trasmessale dalla nonna. La Locanda la Molara e Aurum sono i luoghi dove fermarsi a pensare a quanto le donne possano costruire lavorando insieme.
La forza della condivisione
Una passeggiata in un luogo dall’aria fredda e rarefatta per comprendere quanto lontano possa portare il condividere idee e progetti fra donne animate da uno stesso intento: crescere insieme, perché imparare a condividere e lavorare in squadra permette di realizzare quelli che da soli, il più delle volte, rimangono solo sogni.
È cosa facile? Per niente, ma provarci ogni giorno insegna molto su sé.