Ho scritto questo breve raccontino circa 10 anni fa per un concorso del Corriere della Sera.
Sono passati un pò di anni ma in quei momenti di allegra danza di pance sballonzolanti ho realizzato di colpo che la mia vita sarebbe cambiata e poi è stato così’.
Ho ripreso in mano la mia libertà, dopo un matrimonio che si trascinava per il bene dei figli.
Penso che sia necessario trovare il coraggio di cambiare a qualsiasi età, cosa che soprattutto per noi donne, non è sempre facile.
Delle volte i problemi economici sono un grande ostacolo, ma almeno è sano riuscire a superare quelli psicologici, i sensi di colpa e la paura di rimanere sole.
La pancia e la libertà intravista
(sul coraggio di cambiare)
Sono le 12.50 di venerdì: mollo il mouse, dò un’ultima occhiata al lavoro e di buon passo mi fiondo in uno scantinato di corso di Porta Ticinese.
Mentre mi cambio nel piccolo spogliatoio insieme ad altre donne di età varia ma con la stessa faccia stanca ma determinata ed entusiasta di chi quest’ora se l’è conquistata, le osservo e guardo me dal di fuori: ho 45 anni, un marito, due figli di 15 e 11 anni , un lavoro da libera professionista e per strada spesso non cammino ma corro; dopo gli anni vissuti quasi in apnea dietro ai figli, oltre che a tutto il resto, comincio a rivedere uno spiraglio di luce: qualcosa che assomiglia ad una riconquista di qualche spazio personale.
Ma, aimè, questa sensazione di libertà arriva proprio nel momento in cui vedi che la tua faccia ed il tuo corpo non sono più quelli di prima e che alcune cose della tua vita non sono come le avresti volute.
Sono le 13.00, siamo tutte nell’accogliente palestra, già si sente la musica di sottofondo che ti fa incominciare a muovere…io ho ancora una sobria maglietta nera e un paio di pantaloni blu, ma molte si sono già lasciate andare alla seduzione dell’abbigliamento a veli svolazzanti e colorati e anch’io ci sto pensando..non è facile ricominciare ad avere più attenzione per se stesse dopo che per tanti anni si è state in bilico come un equilibrista sul filo, stando attente a non rompersi in due.
Molte amiche si sono spezzate proprio quando, dopo tanta fatica, avrebbero potuto ricominciare a vivere meglio…
Ci sciogliamo con un po’ di stretching, penso alla mia infanzia, mi ricordo solo poche cose: che non sono mai riuscita a toccarmi le punte, che odiavo i miei capelli corti e ricci da maschio e che mi ritenevo una bambina troppo massiccia.
Cerco di toccarmi le punte, e quasi ci riesco mentre la pancia va su e giù e tutto scorre, mi rendo conto che era più o meno da 15 anni che trattenevo il respiro e penso a come vivevo prima di tornare a respirare con la pancia; come una macchina con il freno a mano tirato, sempre con lo sguardo ed il pensiero altrove, la costrizione al diaframma spesso non mi permetteva di vivere e godere il momento e così rimandavo sempre la mia vita alla sera, al giorno dopo o al mese dopo. Aiuto!…è stato così e non poteva essere altrimenti, l’importante è esserne uscita intera.
Sono le 13.30: stiamo danzando al ritmo di una favolosa musica orientale, è impossibile non lasciarsi andare e non sorridere: io, un tempo così rigida fisicamente e piena di senso del dovere e sensi di colpa, in mezzo ad altre donne di ogni tipo, taglia, età e forma roteo in un vorticoso “shimmi” la mia pancia; ballo, leggera e allegra e guardo le altre con ammirazione e benevolenza, la stessa benevolenza con cui guardo divertita anche me stessa; è meraviglioso riuscire a voler bene alla propria pancia e a guardare con simpatia e rispetto quella delle altre.
Mi colpisce l’armonia tra il dentro e il fuori, è questo il tipo di bellezza che adesso mi interessa e mi commuove; il tempo che passa non fa solo danni!
Giro su me stessa, lancio uno sguardo allo specchio, sorrido, le rughe si dispongono in modo decisamente più simpatico, meno male, forse sono ancora in tempo, perché la faccia sì che esprime quello che sei e tutto quello che hai vissuto e come l’hai vissuto ci è stampato sopra.
Sono le 13.50 la musica ritmata lascia spazio ad una melodia struggente: è il momento degli esercizi per sole braccia e mani: mi stupisco di riuscire ad essere femminile e sinuosa; respiro a occhi chiusi e vedo che nella mia vita ci sono due o tre cose per cui essere felice ed altre che, prima ho poi, sono sicura che cambieranno in meglio.