La dieta naturale ®
gusto, salute, cultura
di Carla Barzanò
Esiste una dieta “naturale?”
“Ingredienti naturali”, ”cucina naturale”, “tutto naturale”…sono parole d’ordine sempre più diffuse nel complesso mondo dei consumi. Ma esiste davvero un’alimentazione naturale?
Per millenni le nostre scelte ci hanno obbligato a un continuo confronto con le risorse della natura.
Abbiamo adattato le coltivazioni al territorio, le ricette alle materie prime disponibili.
Abbiamo combinato sapientemente gli ingredienti, per potenziarne il valore nutritivo e disattivare eventuali sostanze nocive.
Troppe sostanze artificiali nell’ambiente e nel cibo
Oggi, l’illusione di un’abbondanza senza limiti, ci ha portato a spingere questi delicati percorsi di trasformazione del cibo oltre a ogni confine naturale.
Al punto di dimenticare che la natura è la sorgente della nostra vita e di ciò che mangiamo.
Ingredienti raffinati e privati di sostanze vitali, svincolati dalla terra e dai ritmi delle stagioni, prodotti con modalità che provocano la formazione di contaminanti indesiderabili; piatti preparati da mani estranee e arricchiti con additivi, sono realtà all’ordine del giorno.
L’ambiente che ci circonda, e di conseguenza il cibo, contengono una quantità enorme di molecole artificiali, estranee, che stanno trasformando interi ecosistemi, compreso il nostro corpo.
La vita sana si accorcia
Le ricadute sono allarmanti.
I dati più recenti mostrano che la durata media della vita torna a ridursi, invertendo una tendenza durata per secoli.
Diminuisce il periodo di vita trascorso in salute che fra il 2003 e il 2014 è passato da 67,1 a 61, 4 anni.
Le donne, per la loro particolare costituzione corporea, sono particolarmente penalizzate: hanno perso ben 10 anni di salute, contro i 7 degli uomini.
Ritrovare la natura
Ritrovare un rapporto con il cibo più vicino alla natura è quindi indispensabile.
Certo, immerse come siamo nella sovrabbondanza di offerte, adottare una dieta più “naturale” non è scontato: richiede capacità manuali, conoscenze, osservazione dell’ambiente e di sé stesse; il recupero di alcune tradizioni e l’apertura verso le innovazioni che consentono effettivamente di migliorare la qualità.
Mediatrici di una nuova cultura del cibo
Si acquisisce, così, una nuova cultura, che rafforza l’attenzione verso le esigenze individuali, senza trascurare le risorse umane e ambientali legate alla produzione di cibo.
Viverla nella quotidianità, trasmetterla, è un’opportunità straordinaria per valorizzare le capacità di cura, di trasformazione e di attenzione nei confronti dell’ambiente insite nella nostra femminilità.
Ci rende mediatrici culturali di competenze fondamentali per la vita.
“Sfoltire” il menu per stare meglio
Senza contare i benefici immediati per la salute.
Seguire una dieta vicina alla natura aiuta a ridurre gli ingredienti superflui e arricchisce il menu di cibi vitali, ricchi di principi attivi protettivi. Ecco alcuni dei vantaggi.
- Riequilibrare il peso.
- Rafforzarsi e prevenire i disturbi legati alla menopausa o a fasi delicate della vita, per esempio durante o dopo terapie faticose per l’organismo.
- Affrontare intolleranze e allergie..
- Attenuare ansia, difficoltà di concentrazione, insonnia.
- Accompagnare la terapia in caso di diabete, colesterolo alto, dislipidemie, ipertensione, problemi dell’apparato digerente e del metabolismo.
- Migliorare la dieta nella fase del concepimento, in gravidanza e durante l’allattamento.
- Rinnovare il menu famigliare, in sintonia con le esigenze dei bambini.
- Modificare lo stile alimentare alla luce di una scelta vegana o vegetariana equilibrata.
Nove tappe per la dieta naturale
Come migliorare la dieta? Per superare i punti critici talvolta è d’aiuto un sostengo esterno.Ma alcune linee guida aiutano ad attivare in autonomia i primi passi per rinnovare il menù, con vantaggi per il benessere e per l’ambiente.
1- Rispettate la vostra natura
L’equilibrio individuale varia secondo le condizioni del momento, le attività svolte, l’età e gli stati d’animo.
Non seguite modelli preconfezionati ma ascoltate i segnali del corpo, rispettando la vostra costituzione. Se alcuni ingredienti vi provocano disagio, o non li mangiate volentieri, spesso è meglio tralasciarli, anche se vengono raccomandati dai media.
2- Ascoltate fame e sazietà
Prima di mangiare fate alcuni minuti di rilassamento e concentratevi sul momento del pasto. Non consumate cibo mentre lavorate, telefonate, discutete, guardate la televisione o leggete i messaggi dal telefonino.
Non prendete porzioni troppo grandi. Non “sforzatevi” di mangiare quando avvertite una sensazione di pienezza.
3- Cucinate
Trasformare il cibo aiuta a conoscerlo, permette di scegliere con cura gli ingredienti, regola fame e sazietà. Cucinare in compagnia è particolarmente piacevole.Anche se pensate di non essere portate per questa attività, una volta acquisite alcune ricette, riuscirete a preparare piatti deliziosi in poco tempo: è, soprattutto, una questione di esercizio.
4- Componete menu completi e ricchi di ortaggi
Fate in modo che nel menu compaiano, nello stesso pasto, cibi che forniscono proteine e carboidrati. Arricchiteli con abbondanti ortaggi. Non rinunciate ai condimenti, purché di qualità.
Le cosiddette diete “dissociate” rischiano di alterare il senso di sazietà, provocando, fra le altre cose, carenze nutritive e indesiderabili sbalzi della glicemia.
5- Diminuite gli ingredienti di origine animale, lo zucchero, i grassi scadenti.
Anche se non siete strettamente vegetariane abituatevi a diminuire le proteine animali a favore di quelle vegetali.
Legumi e frutti oleosi, per esempio, oltre alle proteine forniscono sostanze protettive e costano meno all’ambiente.
Riducete drasticamente lo zucchero raffinato e tutti i cibi che lo contengono. Usate solo grassi non raffinati, come il buon olio extra vergine d’oliva.
6- Scegliete cibi freschi e poco raffinati
Riducete tutti gli alimenti confezionati e conservati, soprattutto se addizionati con additivi, conditi con grassi raffinati (palma, semi) e aromatizzati artificialmente.
I surgelati sono più “naturali”a patto che non sostituiscano completamente il cibo fresco e di stagione.
Favorite cereali integrali.
7- Riducete gli imballaggi
Appena possibile, preferite i cibi sfusi e imballateli voi, fra le mura domestiche, prima di riporli in frigorifero. Così potrete riciclare più volte i contenitori. Il vetro è meglio della plastica.
8- Moderate le scorte
Una dispensa troppo piena stimola a mangiare più del necessario e spesso aumenta gli scarti. Non accumulate scorte, specialmente di cibi ricchi di dolci, grassi e additivi. Se preferite abbondare fatelo con ortaggi e frutta.
9- Preferite cibi biologici, locali e di stagione
Gli ingredienti biologici promuovono un sistema di produzione più rispettoso della salute, dell’ambiente e delle risorse umane.
Risparmiate sulla quantità, più che sulla qualità. Date la precedenza ai cibi locali e di stagione, meno costosi dal punto di vista delle risorse ambientali, meno inquinanti e adatti alle condizioni climatiche che state vivendo.
Per domande e approfondimenti: barzano@gmx.de