La vera bellezza, quella che può emozionare, è il frutto di un’esistenza che ha saputo emozionarsi e non ha avuto timore di farlo
Come dentro, così fuori
Qual è il legame tra emozione e bellezza? Sempre più spesso gli approcci olistici sottolineano il legame tra il piano corporeo e quello psicologico, emotivo e spirituale.
Secondo quest’ottica non solo il funzionamento, ma anche l’aspetto del nostro fisico, sono strettamente connessi con i nostri vissuti più profondi.
Se per aspetto fisico intendessimo solo ed esclusivamente il grado di aderenza ai moderni dettàmi estetici incorreremmo in una grossolana semplificazione.
Il fascino dell’armonia
Quante volte, infatti, rimaniamo ammirati di fronte a persone che, pur non potendo essere definite Veneri o Adoni, ci trasmettono una sensazione di grazia ed armonia?
Ciò accade quando nelle persone traspare all’esterno una qualità della vitalità interna che poco ha a che fare con i canoni di bellezza squisitamente fisici.
Ciò che colpisce può essere la profondità di uno sguardo, l’eleganza della postura o dei movimenti, la luminosità dell’incarnato, la piacevolezza del tono di voce.
L’essenza di ognuno di noi si riversa quindi all’esterno andando a caratterizzare il modo in cui appariamo agli altri.
Il nostro vissuto profondo è fortemente intrecciato al nostro vissuto emotivo e al modo in cui viviamo, anche quotidianamente, le nostre esperienze sensoriali ed affettive.
Il ruolo delle emozioni
Le emozioni sono un sistema complesso che coinvolge corpo, mente, comportamento, energia.
Ci informano in modo immediato e concreto di come noi reagiamo alle esperienze che stiamo vivendo.
In questa loro funzione, a prescindere dalla loro valenza positiva o negativa, le emozioni rappresentano dei potenti alleati alla nostra salute e alla nostra armonia. Troppo spesso, tuttavia, i condizionamenti culturali o educativi ci portano a reprimerle o addirittura a negarle.
Quante volte accade che rabbie soffocate e prolungate deformino negli anni l’espressione e logorino il fisico?
Quanto spesso vediamo anche giovanissimi piegati in posture che la dicono lunga sulla loro autostima e sicurezza?
Quanti occhi spenti dalla tristezza o attraversati da un’inarrestabile inquietudine ci è capitato di osservare?
Tornare al proprio centro
Questo accade quando si perde il contatto con la parte più intima e vitale di sé, quella che tanto spesso, invece, si esprime nel volto di un bambino o alla presenza di persone che, seppur esteticamente non perfette, riflettono la loro bellezza interna al di fuori.
Come tornare a prendere contatto con il proprio centro?
Non ci serve giudicare o reprimere le nostre emozioni.
Al contrario: è fondamentale ascoltarle, senza giudicarle, ma accogliendo il messaggio intimo che ci portano.
Spesso non siamo più abituati a farlo e a questo scopo possono rivelarsi utilissimi percorsi fondati sull’esperienza di vario tipo: yoga, bioenergetica, somaticexperiencing, meditazione, ad esempio, sono alcune possibili vie attraverso le quali reimparare a stare con se stessi e a contattare la fonte del nostro benessere e quindi della nostra bellezza.
Contatti
Patrizia Pascucci
www.psicologiamentecorpo.it