2015. Voglia di cambiare, desiderio di trasformarsi, di iniziare una “vita nuova”…
Il tema del rinnovamento si fa strada spesso dentro di noi, soprattutto all’inizio dell’anno e coglie tutti gli ambiti della vita: psicologico, emotivo, intellettuale, fisico, sociale, individuale…
È un tema profondamente analogo a una funzione che appartiene fisiologicamente alla “dimensione donna” la
– gestazione/maternità che permette, appunto, di generare vita nuova, di trasformare un piccolo seme in un nuovo individuo.
Non si dice con perfetta analogia: concepire una nuova idea/ sentimento/ progetto… che a sua volta, dovrà successivamente essere accolto, sviluppato,“gestito” e infine, messo nel mondo, “partorito”?
Maternità: il vuoto che crea
Ma come cambiare?
Nel “modello maternità” la trasformazione inizia in una dimensione accogliente, ricettiva, “yin”, come indica la medicina tradizionale cinese.
Una dimensione capace di “fare il vuoto”. Prima perché l’ovocita accolga dentro di sé lo spermatozoo e il concepimento possa avvenire, poi per far si che l’utero accolga al suo interno l’uovo fecondato(annidamento) e lo sviluppo della “vita nuova” si possa compiere.
Inizia con l’acqua …
Capace di “fare vuoto” proprio come l’acqua, uno dei simboli centrali del femminile creativo, con la sua flessibilità, sempre fedele a sé stessa, “grande madre”originaria della vita.
L’acqua è in grado di accogliere, fare spazio, adattarsi a ogni forma senza perdere la sua forma.
Non per niente aumenta fin dall’inizio della gravidanza nel corpo materno e insieme a lei aumenta notevolmente la funzionalità dell’organo che ne rappresenta il centro di controllo fondamentale, il rene.
Nella donna gravida
-il volume plasmatico aumenta fino al 40%, e tutti i liquidi corporei aumentano, la gestante ha complessivamente
– circa 6-8 litri di acqua in più che accumula sino a circa il settimo- ottavo mese di gestazione.
-la funzionalità renale aumenta del 25-30% ed inizia a sua volta a diminuire verso il settimo – ottavo mese di gestazione
La voce delle tradizioni
Proprio nei reni, la medicina tradizionale cinese colloca l’energia primigenia e sottolinea il suo legame con le acque primordiali creatrici, con una dimensione “liquida” capace di trasformarsi, matrice di tutte le forme.
E chi, più della donna gravida, si appresta a ridestare in sé l’energia ancestrale, per generare ancora una volta la vita?
Ma non è tutto: il rilassamento e la flessibilità della dimensione creativa sono così essenziali, che nel “modello materno” un altro fenomeno contribuisce ad accentuare questa dimensione di recettività accogliente insieme all’aumento dell’acqua e della funzionalità renale: la presenza del progesterone, ormone che in gravidanza cresce moltissimo, favorendo quiete e recettività.
–Il progesterone è un ormone, cioè una sorta di messaggero chimico, prodotto dall’ovaio e normalmente presente nella seconda fase del ciclo mestruale.
-Stimola le ghiandole presenti nella mucosa che riveste la cavità dell’utero (endometrio), rendendole ricche di liquidi e nutrimento (fase secretoria), necessari per preparare le condizioni adatte all’annidamento dell’eventuale uovo fecondato.
-Se la gravidanza non si instaura il progesterone scompare.
-Correlato ad esso è infatti il proseguimento della gestazione: se vi è una cattiva produzione di questo ormone da parte dell’ovaio, la gravidanza si interrompe e per limitare questa possibilità, già al terzo mese, la placenta stessa lo produce.
-Il progesterone garantisce, infatti, lo stato di quiete, di rilassamento, di immobilità passiva della fibra muscolare uterina che per effetto della sua azione non può contrarsi.
– Il progesterone inizia a diminuire e a perdere importanza funzionale verso il settimo-ottavo mese.
Imparare a “fare il vuoto”
Dunque parole d’ordine per dare il via al cambiamento, sono: rilassamento, flessibilità, recettività.
Permettersi qualche spazio per sé stesse in più, “lasciarsi andare”/ fidarsi, accettare che l’avvenire possa essere anche imprevedibile, i ritmi della vita discontinui, avere pazienza.
Stress, programmazioni, calcoli, pianificazioni, rigidità, necessità di avere tutto sotto controllo… “riempiono”, innescano un processo controcorrente rispetto al “fare il vuoto” necessario per concepire, per favorire i processi fisiologici della gestazione.
In questo senso, non facilitano né la creatività, né la fertilità né, in generale, il buon andamento delle “gestazioni”…
...ma terminare con il fuoco
Altra cosa è la fase finale della gestazione, quando è necessaria una dimensione che deve invece riuscire a “mettere al/nel mondo”.
Occorre, allora, il coraggio di buttare fuori ciò che è cresciuto dentro, di dividere. Serve dunque una forza tutt’altro che rilassata e recettiva ma al contrario, “assertiva”, attiva, focosa, in movimento, “Yang”.
Una sorta d i“fuoco bruciante”, energia capace di separare, che permette il parto e la nascita.
Non a caso l’atto finale della gestazione, la liberazione di una nuova individualità, viene sovente espresso con immagini di fuoco, di movimento, di autodeterminazione, maschili, yang appunto.
Così in India, la mitologia di Visnu racconta:
“L’essere supremo, sotto forma di acqua, a poco a poco raccolse ed accumulò in sé un’energia incandescente, poi nella sua forza sterminata decise di produrre nuovamente l’universo”(Matsya Purana, CLXVII, 13-25)
In altre culture, come quelle latino americane, questo simbolismo viene addirittura attualizzato accendendo il fuoco nella camera della partoriente o facendole indossare i pantaloni del marito al contrario!(B.Jiordan-“la nascita in quattro culture” ed. Emme-Mi ‘84)
Tra il quinto e il settimo mese di gestazione
– l’acido cloridrico, vero e proprio “fuoco dello stomaco”, aumenta e si inizia a digerire meglio o, addirittura, ad avere i “bruciori di stomaco”
– la cistifellea che era ipotonica e rallentata, lavora meglio
– la funzionalità del fegato migliora, anzi, viene via via alimentata anche dalla placenta che incrementa alcune sintesi epatiche.
-il fibrinogeno, fattore che, come un vero e proprio “fuoco”, permette al sangue di coagulare, aumenta, al termine della gravidanza, fino a valori del 50% superiori a quelli rilevabili fuori gravidanza.
Ma soprattutto tra la 34-36° sett
– l’acqua, inizia a decrescere e la funzionalità renale a diminuire, così come il progesterone, mentre, dall’altra parte aumentano gli elementi di “fuoco/attività”:
– gli estrogeni, ormoni normalmente prodotti dall’ovaio che prevalgono nella prima metà del ciclo mestruale e
– la contrattilità muscolare, da essi favorita, che infatti man mano cresce sino all’apice del travaglio di parto.
Dall’acqua, al fuoco: il segreto di ogni nuova vita
Dunque è una acquosità iniziale recettiva, accogliente, yin/femminile, in cui progressivamente si accumula una forza attiva, focosa, in movimento, yang/maschile, che alla fine libera la “nuova creazione”.
Il “modello maternità” insegna, occorre “concedersi” un po’ di tempo per mettersi in ascolto: è già dentro ogni donna, al dì là del piano fisico, in cui non si esaurisce, né trova la sua unica espressione, proiettandosi invece in ogni ambito della sua dimensione creativa.
Gli AIUTI NATURALI per favorire la RECETTIVITA’/FERTILITA’
Fiori di Bach
In un flaconcino di vetro scuro da 30 ml munito di contagocce, mettete 4/5 di acqua oligominerale + 1/5 di cognac +3gtt di ognuno dei seguenti rimedi
Star of Bethlhem
Scleranthus
Rock Water
Impatiens
Pine
Walnut
Prendete 4 gtt di fiori x 4 volte al giorno x cicli di 2/4 mesi
Fitoterapia
Agnocasto TM: prendete 30gtt x 3 volte al giorno per cicli di 2/4 mesi
o
Agnocasto estratto secco: prendete 1 cps x 1 volta al giorno x 2/4 mesi
COSA NE PENSI?
PRO
1- Da: MARINO NIOLA-Siamo tutti Madri.Repubblica 24.1.’14
“… Come e perché il concepimento sia diventato una pratica trasversale, che va al di là dei sessi, dei generi e dell’ età, lo racconta la genetista britannica Aarathi Prasad in Storia naturale del concepimento. Come la scienza può cambiare le regole del sesso. .. la tesi di Prasad è che … la fecondazione assistita sta progressivamente mettendo fuori gioco il pensiero unico della maternità. Quello che dalla notte dei tempi considera la donna il solo essere concepito per concepire. Un’ incubatrice ambulante. Una portatrice passiva. .. . specchio di una natura e di una società entrambe immutabili, che assegnano le parti una volta per tutte.
… negli Stati Uniti a nascere in laboratorio è un bambino su cento. E in Inghilterra addirittura uno su cinquanta. … Perché la natura ha smesso di essere la custode unica e inflessibile dei limiti ultimi dell’ agire umano.
… in Australia (2008 ndr) gli scienziati del Dipartimento di medicina del New South Wales, hanno creato il primo utero artificiale servendosi di un oggetto comunissimo ed economicissimo come un contenitore di plastica…”
CONTRO
2-Da: Articolo 117 del regolamento
Cristiana Muscardini (ECR)
Interrogazioni parlamentari 17 marzo 2014
Parlamento Europeo
“La genetista britannica AarathiPrasad scrive nel suo saggio «Storia naturale del concepimento. Come la scienza può cambiare le regole del sesso» che con la scienza sarà possibile fare figli senza ricorrere al sesso e senza dovere portare avanti la gestazione, grazie all’utilizzo di un «utero artificiale esterno». Un’ipotesi che fa rabbrividire al solo pensiero, portata avanti con furore ideologico dalla scienziata sostenitrice dei «parti verginali», secondo cui «i ruoli sessuati assegnati in base al genere sono stati usati per opprimere le donne e giustificare i pregiudizi contro gli omosessuali.» La ricercatrice Hung-chingLiu della CornellUniversity di New York sta già lavorando alla costruzione di un utero artificiale esterno e alla creazione di ovuli e spermatozoi artificiali. Ma che umanità può avere la persona, se è frutto di una creazione artificiale e non dell’amore di due genitori? Comprendiamo gli aiuti della scienza alle coppie che non possono avere figli, ma qui si sta andando molto oltre: si sta prefigurando un mondo in cui a dare la vita non sarà più la natura ma le macchine, in cui la nascita di bambini e bambine sarà determinata in laboratorio con un’eugenetica non lontana dal programma nazista Aktion 4.”
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