Vampate di calore: il fuoco che sale
La gran pare delle donne alle prese con la menopausa, ultima grande trasformazione del femminile, sperimenta le “vampate di calore” .
Ma di cosa si tratta esattamente? Di un disturbo dovuto all’ instabilità dei centri ipotalamici (*)di termoregolazione con vasodilatazione, aumento della circolazione e arrossamento della parte alta del corpo: una sensazione di forte calore, appunto, che dalla bocca dello stomaco improvvisamente sale verso il collo e il viso che possono iniziare a sudare e diventare rossi.
Quanto più si è stanche e stressate, quanto più questa sorta di “fuoco” che sale crea ansia e imbarazzo, tanto più la reazione peggiora.
Godersi la vampata
Dunque primo trucco: niente disagi, anzi godersi la vampata.
Chiudere gli occhi e respirare lentamente, percependo l’aria fresca che entra dalle narici inspirando e il calore che esce espirando, mentre una nuova energia sale a nutrire il cervello.
Recita un passo dell’alchimia femminile taoista a proposito dell’arrestarsi del flusso mestruale:
“Il drago rosso ritorna alla testa e contempla le nuvole purpuree”
Come a dire che se da un lato il corpo si modifica e con esso l’immagine che abbiamo di noi stesse, dall’altro si liberano energie prima impegnate su fronti esterni (mestruazioni, gravidanze, fluttuazioni cicliche…) e “tornano alla testa” ovvero si rendono disponibili ad alimentare una nuova creatività interiore.
A ognuna il suo rimedio
Allora i cambiamenti della menopausa, mentre obbligano a fare i conti con il tempo che passa, favoriscono una consapevolezza che può valere la pena sperimentare, ma in ogni caso, come ogni fase di trasformazione, non sono mai facili e variano da donna a donna. Per questo vanno accompagnati e guidati tenendo conto delle specifiche esigenze individuali, utilizzando di volta in volta rimedi che possono aiutare a modulare “quella” particolare “dimensione”.
Omeopatia
Per un trattamento di base si può utilizzare:
– F.S.H 15 CH 5 granuli da assumere di primo mattino; sciogliere lentamente sotto la lingua, almeno mezzora prima di colazione.
E’ un ormone dell’ipofisi (*), la ghiandola che “dirige” la funzione delle ovaie, “omeopatizzato”.
Aiuta a stabilizzare i centri nervosi del cervello in cerca di nuovi equilibri.
Durante la giornata:
se le vampate sono particolarmente improvvise, il viso diventa molto caldo e arrossato e c’è notevole sudorazione, si può utilizzare, alla comparsa del disturbo,
Belladonna 7 CH 5 granuli, eventualmente ripetuti al ritmo delle vampate. Sciogliere lentamente sotto la lingua, possibilmente lontano dai pasti
oppure
se l’arrossamento è più circoscritto alle guance e alle orecchie che sentiamo brucianti e magari il bruciore si estende alle mani e ai piedi, meglio
Sanguinaria canadensis 9 CH, 5 granuli due volte al giorno. Ha anche un ottimo effetto regolatore sugli sbalzi di pressione sovente legati a questo particolare periodo di instabilità neurovegetativa.
Sciogliere lentamente sotto la lingua, lontano dai pasti.
Se invece predomina una particolare stanchezza o la tendenza a deprimersi, la vampate non sono accompagnate da arrossamento del viso e magari si presenta un inizio di prolasso con senso di pesantezza al basso ventre o alle gambe, tendenza alle emorroidi e alle varici, può aiutare
Sepia 15 CH 1 mono dose ogni domenica. Sciogliere lentamente sotto la lingua, lontano dai pasti
Infine, se state facendo sogni particolarmente angoscianti, con fuoco, morte, spettri o simili, le vostre vampate si accompagnano a piedi freddi, andate soggette mal di testa congestizi, palpitazioni e tendenza al rialzo della pressione, siete facili alla comparsa di ecchimosi o magari alternate momenti di irrefrenabile parlantina ad altri di mutismo, il vostro rimedio è
Lachesis 15 CH, 5 granuli alla sera prima di dormire
Oltre ai medicinali omeopatici, possono integrare utilmente anche alcuni
Fiori di Bach
Potete assumerli come trattamento di base insieme all’ F.S.H.:
Walnut è indicato per l’ansia dovuta ai cambiamenti, aiuta la trasformazione
Gentian combatte la tristezza
Olive rigenera in caso di stress. Se siete molto stanche può favorire il sonno e farvi fare una bella dormita ristoratrice.
Si possono prendere per bocca cinque gocce di ciascuno quattro volte al giorno per un mese o farvi preparare dal farmacista i 3 rimedi già miscelati in un flaconcino con contagocce da 30ml che potrete portare comodamente in borsa e prenderne durante il giorno sempre 5 gocce per quattro volte al giorno.
Fitoterapia
Se non riuscite a individuare la vostra specifica tipologia in quelle omeopatiche sopra indicate potete iniziare ad usare con beneficio qualche rimedio fitoterapico:
Biancospino: un cespuglio che secondo una leggenda è nato dal bastone piantato a terra da Giuseppe d’Arimatea la vigilia di Natale; ottimo equilibratore del sistema neuro vegetativo, aiuta quando compaiono angosce, irritabilità, palpitazioni e tachicardia; favorisce il sonno e controlla la pressione che tende a rialzarsi e l’ansia, potete assumerlo in Tintura madre, 30 gocce alla sera o 2/3 volte al giorno: mattino, primo pomeriggio e sera prima di dormire.
Passiflora: va bene per il controllo delle vampate di calore, in più riduce l’ansia serale e favorisce il sonno
Usate la Tintura madre, 30 gocce per 3 volte al al giorno, oppure l’estratto secco 200 mg per 2/3 volte al giorno,
se i problemi di insonnia sono importanti si può abbinare alla
Valeriana: Tintura madre (radice: titolata in ac. Valerenici 0,4 mg/ml) 50 gocce per 2 volte al giorno
Infine
Cimicifuga: è una delle piante più utilizzate nel trattamento dei disturbi neurovegetativi e psichici della menopausa.
Contiene isoflavoni.
Conosciuta come erba medicinale sin dal lontano Medioevo cresce in Europa, Asia del nord, Siberia e Nord America.
Se ne raccomandava l’uso già nel settecento anche per indurre il travaglio e curare la dismenorrea.
Tintura madre: 20 gocce in poca acqua tre volte al giorno, lontano dai pasti;
Attenzione a non eccedere: un dosaggio eccessivo può provocare cefalee, vertigini, nausea, vomito, diarrea e dolori addominali, disturbi della vista e bradicardia
(*) Per il significato di Ipotalamo e Ipofisi vedere articolo: “la sottile violenza dell’apparire”di F.Zanchi