Il piacere della leggerezza: ricette con le erbe di campo
Sono molte le piante commestibili che crescono spontaneamente in natura.
In questo periodo provate a raccogliere ortiche, tarassaco e luppolo.
Scegliete zone lontano dai campi coltivati e dal traffico. Asportate solo i germogli, lasciate, invece, le radici .
Consumate le piante subito dopo la raccolta, dopo averle lavate molto accuratamente. In caso di indecisione consultate un buon erbario con le fotografie delle piante raccolte. Non usate mai piante che non conoscete per evitare il rischio di avvelenamenti.
Tarassaco, dente di cane o dente di leone
È un ottimo depurativo per il fegato, fluidifica la bile, ha proprietà diuretiche e leggermente lassative.
Scegliete le foglie più tenere, ed eventualmente i bocci dei fiori. Lavateli molto accuratamente.
Se non avete tempo di raccogliere il tarassaco selvatico, potete sostituirlo con catalogna spigata. La parte interna più tenera (le cosidette “puntarelle”) è ottima in insalata, mentre le foglie esterne sono gradevoli cotte e passate in padella con olio e aglio.
Tarassaco in insalata
Per 4 persone:
150-200 g di foglie di tarassaco tenere, 150 g di lattughino, 150 g di carote, 150 g di zucchini, 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 2 cucchiai di succo di limone, 1 cucchiaio di semi di zucca, sale marino integrale q.b.
Pulite e lavate la verdura. Tagliate il tarassaco a striscioline sottili; grattugiate carote e zucchini. Mescolate il tutto al lattughino, unite i semi di zucca e condite con un’emulsione di olio, sale e succo di limone.
Suggerimenti: potete aggiungere altre verdure crude e cotte a piacere.
Tarassaco stufato
Per 4 persone:
600-800 g di tarassaco, 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiaini di curcuma, 2 cucchiaini di semi di sesamo, 2-3 cucchiai di succo di limone, sale marino integrale q.b.
Lessate il tarassaco, ben pulito e lavato, in 1 litro e ½ di acqua. Scolatelo molto accuratamente, sminuzzatelo. Bevete l’acqua di cottura insaporita con succo di limone.
Stufate delicatamente il tarassaco con 2 cucchiai di olio, un pizzico di sale e l’aglio a fettine. Spegnete. Unite la curcuma, il resto dell’olio emulsionato con il succo di limone e i semi di sesamo. Servitelo tiepido.
Suggerimenti: si abbina bene con pesce al forno o tofu marinato in salsa di soia biologica e zenzero, quindi saltato brevemente in padella.
Ortica
Ricca di flavonoidi, clorofilla, silicio e potassio, ha proprietà antinfiammatorie e rimineralizzanti e previene la ritenzione di liquidi.
Prelevate solo le foglie più tenere e delicate poste all’apice della pianta, servendovi di un guanto. Lavatele molto accuratamente prima dell’uso.è buona semplicemente bollita, o stufata dopo averla cotta. Usate anche il brodo.
Riso e ortiche
Per 4 persone:
200 g di cime di ortica, 1 cipollotto con il verde, 1 carota con le foglie, 1 gambo di sedano con le foglie, 80 g di riso comune, eventualmente semi integrale, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale marino integrale q.b.
Lavate e pulite le verdure e le ortiche. Tritate grossolanamente il cipollotto, affettate sottili carote e sedano, spezzettate le foglie di entrambi.
Stufate le verdure così preparate con poco olio e 1 pizzico di sale.
Aggiungete le ortiche, 8 dl di acqua e il riso.
Coprite e cuocete per circa 15 minuti. Controllate il sale e unite olio crudo a piacere.
Suggerimenti: a fine cottura, provate ad aggiungere prezzemolo tritato e o coriandolo
Ortiche con uova strapazzate
Per 4 persone:
200 g di ortiche lavate, lessate con poca acqua e ben scolate, 2 cucchiai di prezzemolo tritato fine, 4 uova, 4 cucchiai di latte, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, sale marino integrale q.b.
Insaporite le ortiche con poco olio in una padella dal fondo pesante. Unite le uova leggermente sbattute con il sale e il prezzemolo.
Girate rapidamente con un forchetta finchè le uova sono leggermente rapprese.
Suggerimenti: aggiungete 3-4 cucchiai di grana o di pecorino.
Luppolo selvatico
Analogamente alle ortiche è ricco di flavonoidi, fornisce, inoltre , oli essenziali e tannini che gli conferiscono proprietà antinfiammatorie e leggermente sedative.
In cucina si usano i germogli, tanto più gustosi quanto più sono grossi e carnosi.
Sono ottimi sia lessati e conditi con olio e limone, sia in aggiunta a minestre, sformati e frittate.
Frittata vegana di luppolo
Per 4 persone:
250 g di luppolo, 150 g di farina di ceci, 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 1 presa di coriandolo, 1 presa di cumino orientale, sale marino integrale q.b.
Versate la farina di ceci in una ciotola e aggiungete acqua quanto basta per ottenere una pastella di media densità.Unite una presa di sale, 1 pizzico di coriandolo e 1 di cumino macinato e fate riposare almeno 1 ora.
Lessate i germogli di luppolo, precedentemente ben lavati, in poca acqua.
Scolateli, sminuzzateli. Usate il brodo per un antipasto, con l’aggiunta di succo di limone.
Mescolate i germogli con la pastella di ceci. Controllate sale e spezie.
Versate il composto in una padella dal fondo pesante scaldata e ben unta di olio.
Lasciate dorare, 10 minuti per lato, a fiamma bassa e pentola coperta.
Suggerimenti: è ottima con un contorno di pomodorini conditi con olio e origano.